Facebook batte YouTube nel mercato dei Video: l’indagine di Quintly

Nel mercato dei video nativi, Facebook detiene la fetta di torta più grande: solo a dicembre 2016, Facebook ha fatto registrare il +1.055% di condivisioni sul singolo contenuto rispetto al ‘rivale’ YouTube, pioniere nella condivisione e visualizzazione di video in Rete. A rivelarlo è un recente studio del noto tool di Social Media Analytics, Quintly, che ha analizzato gli ultimi sviluppi nell’utilizzo dei video su Facebook, al fine di aiutare brand e marketer a potenziare la reach e le interazioni sul social network.
L’indagine ha preso in esame 167.000 profili e 6 milioni di post pubblicati tra luglio e dicembre 2016. Pur rispondendo a domande come “Quali sono i formati di video più condivisi?” e “Quanti profili hanno integrato i video della propria strategia Facebook?”, il focus dell’indagine è stato puntato sulla domanda più importante di tutte: “Qual è il formato di contenuto video che vanta il più alto tasso di interazioni?”

Di pari passo con l’incremento di video fra i contenuti del nostro feed, il modo in cui usiamo quotidianamente il social network blu è cambiato: i video (live e non solo) pubblicati da amici, siti di news e brand catturano la nostra attenzione tra le centinaia di contenuti che scorriamo sotto i nostri occhi, si ‘posizionano’ meglio nel news feed e conquistano molte più interazioni rispetto a status e immagini.

A indicare chiaramente l’ascesa del formato video su Facebook è il dato seguente: secondo Quintly, il 46,9% dei profili analizzati ha integrato i video nella propria strategia social.

È vero, c’è ancora un buon 53% di publisher che mostra reticenza verso il loro utilizzo, ma è dato che potremmo ricondurre alla difficoltà connessa alla realizzazione del contenuto: un video di qualità richiede prima di tutto un’idea originale, poi competenze tecniche, tempo e…budget, of course.

Dei profili che fanno uso di video per comunicare online, il 90% preferisce caricare i video nativamente su Facebook, una percentuale 3 volte superiore a quella degli utenti che fanno invece affidamento su YouTube. Seguono a (lunghissima) distanza Vimeo e altre piattaforme di streaming video.

Venendo alle interazioni con tali formati di contenuto (reazioni, condivisioni e commenti sulla base del numero totale di post e di follower), il tasso di engagement sui video nativi di Facebook è stato in media superiore del 109,67% rispetto ai video di YouTube (da luglio a dicembre), con un picco del 186,42% nell’ultimo mese del 2016.

Per quanto riguarda il numero di condivisioni ricevute dai video di Facebook e YouTube, queste sono state mediamente superiori del 477,76% per i primi rispetto ai secondi, con un picco del 1.055,41% a dicembre 2016.

Certo, la differenza tra il numero di iscritti ai singoli canali, la visibilità del contenuto e il tempo di permanenza sul canale sono metriche che contribuiscono a far pendere l’ago della bilancia in maniera sproporzionata verso Facebook, ma tant’è.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, l’indagine di Quintly ha preso in esame anche oltre 6 milioni di post Facebook: di questi, l’84,47% coincide con video nativi di Facebook (circa 5 milioni), un numero che conferma il dominio incontrastato di questo particolare formato video. Al secondo posto troviamo YouTube, con il 10% dei post (613mila video): in poche parole, 1 video YouTube ogni 10 di Facebook.

Alla luce di questi dati, è evidente come i video nativi di Facebook siano il formato che profili personali e pagine aziendali dovrebbero prediligere per fare engagement sul social network. E tra i video di Facebook, il potere dei video live è ancora più grande, permettendo di raggiungere la propria audience in tempo reale e di commentare anche eventi real-time. Se Facebook è stato capace di superare persino YouTube, che i video li ha praticamente inventati, dovremmo forse iniziare a pensare sul serio che “non ce n’é per nessuno” che osi entrare nella storia dei social network con un servizio innovativo?