Snapchat: Sempre più utilizzato dalle aziende

Secondo un’ indagine dell’Intelligence Report Social Platforms 2017, il 64% delle aziende ha un account Snapchat. La maggior parte di loro appartiene al settore Beauty e ha postato una media di 25 Snap a settimana. Tuttavia, lo studio di L2 rivela che solo il 67% delle aziende ha profili attivi sul social network, un dato che si spiega con la difficoltà a produrre contenuti per la piattaforma.

Per quanto riguarda gli investimenti, se a gennaio scorso il numero di inserzionisti e campagne pianificate su Snapchat erano pari rispettivamente a 23 e 161, a ottobre 2016(dopo il lancio della propria API pubblicitaria) lo scenario si è evoluto drasticamente, arrivando a contare 63 inserzionisti e 387 campagne. Gli investitori più attivi? Quelli appartenenti ai settori Food, Beverage e Hair Care.

Ma perché investire su Snapchat?

  1. Perché il video è lo strumento che funziona meglio sui social a livello di coinvolgimento degli utenti, e Snapchat è lo strumento perfetto per dar vita a contenuti creativi, personali e interattivi, condivisi in tempo reale.
  2. Perché il fatto che i contenuti si autodistruggano dopo un certo tempo mette un senso di urgenza nei follower, che per non perdersi neppure uno snap seguiranno il brand molto più da vicino: in questo senso, Snapchat permette di creare una comunità di follower veramente ‘affezionati’ e interessati a quello che il brand promuove sulla piattaforma.
  3. Perché la contemporaneità dei contenuti e la natura della piattaforma fanno sì che i brand possano apparire agli occhi dei propri follower sotto una luce unica, leggera, più fresca e meno inquadrata negli schermi che spesso gli altri social network impongono.
  4. Perché è lo strumento perfetto per condividere video di backstage e anteprime di prodotti e promozionisui quali il pubblico può esprimere il proprio feedback. L’utente si sente speciale perché ha accesso a un contenuto inedito ed “elitario” che rafforza il legame con il brand.
  5. Perché è il social network per eccellenza dei “Millennials”, uno dei pubblici più interessanti – e difficili da coinvolgere – per il mondo del marketing e della pubblicità.

Da semplice piattaforma di foto e video sharing, Snapchat rivela così uno strumento di marketing tutt’altro che trascurabile, un pianeta ancora inesplorato e un terreno fertile i cui frutti si autodistruggono in pochi secondi.

Per quanto riguarda le altre piattaforme social,Instagram guadagna il primato per il numero di interazioni tra brand è utenti: 92%. I brand attivi sul social network delle foto sono quasi 400, attorno ai quali si registra un numero di like e commenti pari a ben 1,4 miliardi.

Per quanto riguarda Facebook, nell’ultimo trimestre del 2016 i post sponsorizzati erano pari al 17% del totale, +16% rispetto al primo trimestre. Tuttavia, il numero medio di interazioni su tali post è diminuito drasticamente: 12mila interazioni contro 9,7mila. 

Twitter, infine, emerge dallo studio come il social network del customer service per eccellenza: il 66% delle aziende interpellate ha infatti dichiarato di usare la piattaforma di micro-blogging per gestire richieste e domande dei clienti.

E voi a chi affidereste la vostra azienda?