Google offre quattro mesi gratuiti ai nuovi abbonati di Play Music

Già da diversi mesi, hanno riscosso successo tra i download, i software di streaming musicale, tra cui Google Play Music, per avere tutta la musica che si vuole, sempre disponibile a portata di mano evitando di scaricare album su album e occupare GB sul proprio telefono o computer.

Google Play Music, offre in questi giorni un’interessante promozione ai propri iscritti. Infatti, abbonandosi al servizio, si ottengono quattro mesi gratuiti di utilizzo.

Si ottiene un mese extra rispetto ai soliti 90 giorni forniti da Google precedentemente, certamente utile per continuare ad ascoltare i propri brani preferiti.

E in caso non conosciate come funziona l’applicazione: ogni brano o album acquistato su Google Play Music viene memorizzato sul cloud legato al proprio account Google e può essere ascoltato in streaming ovunque.

Attraverso l’applicazione Google Play Music (disponibile da web, su Android e su iOS), oppure il brano/album può essere scaricato per l’ascolto offline sul computer o sui dispositivi mobili.

Lo spazio di archiviazione cloud per la memorizzazione dei brani acquistati su Play Music è illimitato e permette da marzo 2015 il caricamento di circa 50.000 brani sulla propria libreria musicale.

Gli utenti che utilizzano l’applicazione gratuitamente devono fare i conti con con i numerosi annunci e pubblicità presenti, ma gli abbonati che pagano 9,99 dollari (o 14,99 dollari per un conto familiare) possono evitarli e ottenere la feature dell’ascolto offline.

Google ha già pubblicizzato in passato offerte simili ma non ha dichiarato fino a quando essa rimarrà attiva e disponibile per gli utenti. E’ certamente una grande occasione per provare gratuitamente il servizio.

Ed è inoltre possibile annullare il proprio abbonamento dopo i quattro mesi evitando di pagare o restare incastrati in un abbonamento che non si desidera.

Che sia una manovra di Google per poter portare la propria applicazione un passo avanti ai competitors che conosciamo? Come ad esempio Spotify, Itunes ed altri. Sicuramente, se questo era l’intento della compagnia, è riuscita ad attirare l’attenzione sul proprio prodotto.

Ha reso Google Play Music maggiormente noto, o meglio, ha ricordato ad alcuni utenti della sua esistenza e magari riuscendo a raccogliere qualche abbonato che rimanga dopo i quattro mesi gratuiti offerti in questi giorni, continuando ad utilizzare il servizio di streaming musicale quotidianamente.