E-mail marketing: agli italiani piacciono le Dem

Nonostante la crescita inarrestabile dei social network e delle piattaforme di messaggistica instantanea, l’e-mail continua ad avere un ruolo centrale, quasi insostituibile, nella vita privata e lavorativa degli italiani.
A rivelarlo è la ricerca “Email Marketing Experience Report 2016”,  promossa da MagNews – azienda italiana leader nell’erogazione di soluzioni di e-mail marketing – in collaborazione con Human Highway – società che sviluppa analisi e ricerche sul mondo digitale.

L’indagine è stata condotta su un campione di 1.038 uomini e donne maggiorenni residenti sul territorio nazionale che si connettono alla rete con regolarità (almeno una volta alla settimana), corrispondente a una collettività di 30,8 milioni di individui.

L’e-mail marketing in Italia

Primo dato rilevante della ricerca: gli indirizzi e-mail utilizzati regolarmente dagli italiani sono ben 71 milioni, per una media di 2,3 caselle di posta possedute per ogni utente. Il web è il canale di accesso alla posta più diffuso (81%), seguito da lettori di posta (45%) e app (43%). Il tipico messaggio ricevuto è di natura commerciale: secondo l’indagine, infatti, ogni giorno in Italia vengono ricevuti 240 milioni di messaggi commerciali via posta elettronica, in media 7,7 per ogni utente.

Di quali contenuti si tratta? Promozioni, sconti e newsletter di viaggi e turismo sono gli argomenti più frequenti delle e-mail commerciali (61%), seguiti dalle notifiche provenienti dai social network (35%), dalle newsletter di tecnologia/App e dalle offerte di lavoro.

DEM e Newsletter: quali messaggi piacciono di più agli italiani

Andando ad analizzare più nel detaglio il comportamento e gli interessi dei destinatari delle e-mail commerciali nel nostro Paese, la ricerca mostra come le donne -siano più interessate a newsletter di sconti, moda, salute, bellezza e gastronomia, mentre gli uomini sono più propensi a ricevere informazioni su tecnologia, meteo, sport, auto/moto, bollette e utenze di casa.

Cosa ci spinge a iscriverci a una newsletter?

Secondo MagNews e Human Highway, le motivazioni che portano un utente a sottoscrivere una newsletter sono principalmente:

  • Il bisogno di informazione e aggiornamento (35%), che si spiega con il desiderio da parte degli utenti di mantenere un legame con il/i proprio/i brand preferito/i.
  • la funzione di promemoria (20,4%), nel caso di messaggi sulle scadenze delle bollette, utenze e pagamentil’interesse verso i contenuti (18,4%), legato alla possibilità di risparmiare e fare buoni acquisti. Si pensi alle newsletter di viaggi e turismo, promozioni e sconti, tracking dei pacchi e conferma dell’ordine, lancio di nuovi prodotti e servizi.

Spam vs Adblocking

Ben 22,4 milioni di persone, pari al 73% degli utenti, ha attivato filtri anti-spam sulla propria casella di posta, mentre sono 6,7 milioni gli italiani che hanno un AdBlock attivo su almeno uno dei dispositivi utilizzati abitualmente.

Email vs Social Network: come preferiscono comunicare gli italiani

È sotto gli occhi di tutti come negli ultimi anni i social network e gli strumenti di messaggistica abbiano guadagnato un ruolo centrale nella vita quotidiana, privata e professionale, di tutti i noi. Tra i vari sistemi di messaggistica, Whatsapp è senza dubbio leader indiscusso.

Tuttavia, come accennavamo in apertura di questo articolo, l’e-mail rimane lo strumento più indicato per gestire le relazioni con e fra le aziende, oltre che per scambiare link e risorse fra amici e parenti: secondo la maggior parte degli intervistati, infatti, la vita senza l’email sarebbe decisamente più complicata da gestire, meno efficiente e più lenta.

Rispetto ad altri sistemi di messaggistica, l’email viene apprezzata per:

l’assenza dei tipici problemi di privacy in cui si incorrerebbe utilizzando altri strumenti di comunicazionela ricchezza dei contenuti e degli allegati ai messaggiper le funzionalità legate all’organizzazione e alla gestione dei messaggi.

Alla luce di queste osservazioni, come si fa a costruire una newsletter che possa davvero piacere agli utenti?

Chiarezza del contenuto (47%)Bassa frequenza (32,5%)Rilevanza (31%).

Tenete presenti questi punti e gli utenti vi ringrazieranno.

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