Facebook: in arrivo la protezione per l’immagine del profilo

Le funzioni della piattaforma social network Facebook si evolvono continuamente, dagli aggiornamenti, alle nuove opzioni pensate appositamente per i propri utenti. Questa volta la notizia giunge direttamente dall’India, come paese iniziale promotore della nuova entrata sulla privacy.

Alla funzione è stato affibbiato il nome inglese ufficiale “Profile picture guard“, ovvero la protezione dell’immagine del profilo Facebook. Di che cosa si tratta esattamente?

Profile picture guard

La nuova strumentazione disponibile sulla piattaforma di Facebook ha fatto il suo primo scalo in India, il paese dove sembra essere più richiesta inizialmente. La Profile picture guard è stata ideata per proteggere soprattutto la privacy delle donne e propria immagine del profilo da indubbi utilizzi da parte di altri utenti.

Tra le nuove funzioni aggiunte troviamo:

  • L’impossibilità per altri utenti di scaricare o condividere la foto del profilo di altri;
  • L’impossibilità per altri utenti, al di fuori della schiera di contatti amici, di potersi taggare all’interno della foto del profilo altrui, così come l’impossibilità di taggare altri contatti;
  • L’impossibilità per altri utenti di fare screenshot dell’immagine del profilo, funzione disponibile attualmente solo sui dispositivi Android.

Le immagini soggette all’opzione Profile picture guard saranno protette e racchiuse da un riquadro apposito, con il simbolo di uno scudo di colore blu. Lo stesso Facebook ha risposto alle probabilità di un possibile raggiro affermando una sicurezza di protezione sulla foto del profilo pari al 75%.

Non è ancora chiaro se tale opzioni arriverà anche nel nostro paese ma possiamo immaginare di si. Recentemente la piattaforma social network di Facebook ha dichiarato importanti novità che riguardano la sicurezza degli utenti.

Una fra queste la decisione di condividere i dati utenti di WhatsApp e Instagram al fine di incrementare una collaborazione fra piattaforme, nella lotta contro il terrorismo. Proprio Monika Bickert e Brian Fishman hanno annunciato la creazione di appositi sistemi contro i terroristi e l’uso delle app.

Ma che cosa ne sarà del sistema di crittografia di WhatsApp con tale manovra? Non sembra ancora del tutto chiaro come una protezione degli utenti possa avvenire tramite la condivisione di dati che lo riguardano.

Il sistema di crittografia potrebbe risultare indebolito da questa nuova virata.